Vengono qui esposti alcuni Aspetti
e considerazioni che hanno avuto peso nell'adozione dell'elaboratore elettronico come strumento
didattico; nella progettazione sia
di programmi sia di percorsi, e soprattutto nella definizione della modalità di utilizzo degli
stessi programmi e quindi nella filosofia generale adottata.
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- La struttura dei programmi presentati permette
l'applicazione delle più moderne teorie cognitive e
dell'apprendimento (cognitivismo, costruttivismo e collaborative
learning). Infatti l'insegnante può strutturare, organizzare e
proporre le attività didattiche in modo da rispondere alla più
attuale visione delle modalità di funzionamento dei processi di
apprendimento, aiutati in questo dalla modalità di lavoro richiesta
dalla natura dei programmi stessi.
- L'uso della multimedialità, adottata in tutti
i programmi in ambiente Windows, consente anche l'uso di diversi
canali e lo sfruttamento migliore degli stili cognitivi di ognuno, a
volte molto vari all'interno di uno stesso gruppo classe.
- La necessità della mediazione dell'insegnante, va
nella direzione indicata da Feuerstain;
- La presenza di strutture adeguate a gestire e
trattare l'informazione va nel senso delle indicazioni teoriche di Vigotskiy,
- la collaborazione all'interno del gruppo
dei pari prende spunto dalle indicazioni di Ausubel che inoltre richiede che l'apprendimento
duraturo e valido sia significativo e non meccanico, cioè costruito
sulla base di attività di recezione e scoperta piuttosto che fornito
dall'insegnante e non ulteriormente elaborato dai discenti.
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Spesso la struttura dei programmi volutamente obbliga, anche in modo
inconsapevole, all'adozione e all'applicazione di un particolare
modello di apprendimento.
- In generale essi sono orientati allo sviluppo di attività di
sperimentazione, ricerca, attuazione di operazioni e procedure,
acquisizione di abilità e competenze specifiche e generali che sono
necessarie alla costruzione di elementi caratterizzanti lo specifico
programma in oggetto.
- In alcuni casi questi hanno come scopo quello di far
vivere un'esperienza piacevole e istruttiva.
- In altri di far vivere un'esperienza da sviluppare assieme agli altri per
dar modo di utilizzare le loro conoscenze o mettere a
disposizione le proprie.
- Sicuramente è difficile definire in modo rigido la classe di
appartenenza di un programma in base a tali caratteristiche, perché spesso
queste ne suggeriscono l'inserimento in più categorie. Le
modalità di utilizzo del prodotto e quindi di sviluppo della attività
sottostante sono varie e difficilmente riconducibili ad un solo modello.
Anche con queste limitazioni, nella barra di navigazione a lato, vengono
indicate le tipologie in cui sono stati suddivisi i programmi stessi con
il suggerimento di non considerarle rigidamente definite, ma discutibili
e, in ogni caso, con la libertà di individuare modalità e finalità
diverse da quelle da me intraviste.
- I programmi sono suddivisi in
base alle modalità di utilizzo (anche dipendenti dall'ambiente di
sviluppo che per alcuni li caratterizza fortemente) e di conseguenza
alle finalità e obiettivi indicati come perseguibili attraverso la loro
applicazione.
- L'elaboratore e di conseguenza il programma sottostante è visto come
strumento per innescare, favorire e sviluppare i processi di
apprendimento;
- viene inteso come elemento polarizzatore dell'attenzione;
strumento capace di
aggregare gli elementi di un piccolo gruppo e del gruppo classe,
rendendoli cooperatori nella costruzione di un oggetto che viene gestito
al suo interno.
- L'elaboratore, in generale, e il programma in
particolare, assieme all'individuazione di ambiti di intervento
specifici e più o meno limitati, prevedono la presenza di strutture
che facilitano il compito assegnato all'alunno. Compito
dell'insegnante costruire situazioni di apprendimento adeguate a
sfruttare le caratteristiche di tali strumenti.
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