Una pila è un dispositivo che converte energia chimica in energia elettrica.
La pila di Volta fu il primo generatore statico di energia elettrica mai realizzato.
Inventata da Alessandro Volta nel 1799, è l'antenato della moderna batteria elettrica.
La pila di Volta è costituita fondamentalmente da una colonna di più dischi di zinco e di rame,
intervallati da dischi di feltro imbevuto con una soluzione di acido solforico diluito (buon conduttore).
Al posto del rame è possibile usare anche l'argento e al posto dello zinco lo stagno.
Collegando gli estremi superiore ed inferiore della pila per mezzo di un conduttore elettrico
si crea un circuito nel quale passa corrente continua.
Realizziamo una pila di Volta un po' modificata, usando materiali comuni e reperibili in casa.

Costruiamo la Pila di Volta.
La pila zinco-carbone ha forma cilindrica ed è costituita da un anodo di zinco metallico che occupa
la base inferiore e la superficie del cilindro, fungendo anche quindi da contenitore.
All'interno troviamo una pasta gelatinosa di biossido di manganese e cloruro di ammonio,
misti ad una polvere di carbone. Il catodo è costituito da una barretta di grafite,
immersa in questa pasta e la cui sommità, ricoperta da un cappuccio metallico,
sporge sulla base superiore del cilindro.
Le pile alcaline sono l'evoluzione delle pile a secco zinco-carbone.
Utilizzano polveri di metalli alcalini che presentano alcuni vantaggi:
non producono gas, non hanno cadute di tensione durante il funzionamento e durano più a lungo delle pile zinco-carbone.
Gli alti costi di realizzazione, dovuti alla presenza dell'argento, le hanno oggi rese poco competitive.
Sono ancora commercializzate e molto usate batterie da argento di piccole dimensioni, a forma di bottone, per orologi,
calcolatrici, macchine fotografiche ed altri oggetti elettronici di piccole dimensioni.
Gli accumulatori convertono l’energia chimica in energia elettrica e viceversa.
Nel primo caso essi immagazzinano, sotto forma di energia chimica, l’energia elettrica che viene fornita
loro dall’esterno (carica) mentre nel secondo caso essi forniscono sotto forma di energia elettrica,
l’energia chimica in precedenza accumulata (scarica). Sono coinvolte reazioni redox reversibili, cioè, esse possono verificarsi sia in un verso che nel verso opposto.
Il campo di applicazione di questi dispositivi è molto vaso, in quanto vengono usati per l’avviamento
dei motori a scoppio e dei motori diesel e come batterie di emergenza.
La batteria nichel-cadmio (NiCd) è un tipo molto popolare di accumulatore ricaricabile,
usato spesso in apparecchi portatili ed impiega i metalli nichel (Ni) e cadmio (Cd) come reagenti chimici.
Richiedono meno cura e sono più difficili da danneggiare. Di solito durano molto tempo (molti cicli carica-scarica). Possono solitamente essere scaricate o caricate più velocemente. Non vengono danneggiate se vengono lasciate scariche per molto tempo.
La batteria ricaricabile (accumulatore agli ioni di litio a volte abbreviato Li-Ion)
è un tipo di batteria impiegato nell'elettronica di consumo.
È attualmente uno dei tipi più diffusi di batteria per laptop e telefono cellulare, nonché per alcune auto elettriche, con uno dei migliori rapporti peso/potenza, nessun effetto memoria ed una lenta perdita della carica quando non è in uso.
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